Quante volte ci è capitato di guardarci allo specchio e di non piacerci? Quel rotolino lì, quella maniglia dell’amore là…c’è sempre qualcosa che non ci va bene del nostro corpo e il più delle volte è della ciccetta che non ci spieghiamo come abbia fatto a fare capolino.
«Una volta ero così magra...» pensiamo, senza ricordarci che anche al tempo ci giudicavamo imperfette e mai magre abbastanza.
Per essere magre e perfette dobbiamo calcare quello che noi abbiamo interpretato essere l’immaginario comune: polpacci magri, caviglie sottili, sedere ben sodo, seno abbondante, non eccessivo e ben piantato, cosce che non si sfiorano mentre si cammina…
Che fatica!
Un giorno queste cose le avevamo e adesso? Adesso che cosa è successo? Proprio adesso che stiamo andando in vacanza e dobbiamo passare per la famigerata “prova costume”…cosa è successo?
«Devo mettermi subito a dieta!» frase celebre e stoica pronunciata anche da chi magra e soda non si è proprio vista mai. («Da Lunedì!» di solito si aggiunge)
E si inizia a comprare tutto il kit per la dieta, si toglie il pane dalla dispensa, si regalano biscotti ai coinquilini, si va in giro con la bottiglia d’acqua, si da il via a beveroni, frullati, thè, minestroni, si ricompone il frigorifero da zero….
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Si inizia, in poche parole, a porre in atto il controllo.
Ci si pesa un giorno si e uno giorno no, anzi facciamo due volte al giorno, oppure no, meglio il lunedì, il mercoledì e il venerdì…magari tolgo anche la collanina che potrebbe infierire sull’aghetto della bilancia…anche se in verità forse il problema sta tutto nella bilancia…è tarata male meglio cambiarla, si sa mai…
Insomma ognuno mette in atto i suoi meccanismi controllanti.
E poi finalmente accade, si, qualcosa accade! Un chilo viene perso per strada, da qualche parte. E questo ci da la forza per andare avanti nella dieta, continuando a raccontare alle amiche, agli amici, alla mamma, alla suocera, alla vicina di casa le nostre gesta eroiche. Magari se le raccontiamo implicitamente ci crediamo di più anche noi.
Ma poi…(e qui ci starebbe bene un zan-zan)…arriva il giorno dello sgarro, il fatidico sgarro quello per cui ci diciamo «è solo questo…» e iniziamo a raccontarci qualche piccola bugia…tanto poi alla fine il peso è calato ma neanche più di tanto e poi magari sono triste, ho appena litigato con mio marito e poi è caldo, mi sento svenire, oppure sono in montagna e devo mangiare, e….les jeux sont faits.
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Ed eccoci di nuovo qui, a chiederci per quale motivo abbiamo ancora quei fastidiosi chili di troppo incollati alla nostra silhouette.
Perché, perché, perché?! Che cosa possiamo fare per dimagrire veramente e finalmente?
Beh…potremo andare a vedere cosa ci sta dietro a questo fastidioso effetto saccottino della mulino bianco.
Le cause possono essere molteplici.
Alzi la mano a chi è capitato di prendere peso dopo essersi fidanzata barra sposata barra essere andata a convivere? Non si vede ma io le ho alzate entrambe!
In questo caso il problema potrebbe stare in una sorta di “assicurazione fedeltà”, nel senso che, non sentendomi bene nel mio corpo, non rischio di cadere nella tentazione di essere attratta o di attrarre qualcuno che si interessa a me.
Ma può anche essere che quando mi ritrovo in una relazione di coppia tendo a dimenticare me stessa per rispondere a quelle che ritengo essere le aspettative del mio partner, e che quindi provo una mancanza di spazio per me e per i miei bisogni. Si tratta di quelle persone che pensano sempre agli altri e mai a sé stesse (risuona qualcosa?).
Quindi ci può essere anche un eccesso di peso dovuto a un eccesso di responsabilità di cui ci si fa carico. Alla lunga infatti le responsabilità diventano un peso (e tra le altre cose possono dare anche mal di schiena).
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Lo spazio può essere inteso quindi sia in senso fisico (capita spesso ad esempio anche quando il mio amato marito, che ho incolpato spesso essere sempre via per lavoro, va in pensione e io mi ritrovo con il mio tanto amato amore tra i piedi e non so dove metterlo. Mai successo?) che in senso affettivo. Potrei infatti prendere peso per occupare più spazio perché non mi sento abbastanza importante per la persona che amo. Questo nello specifico era un mio problema. E nel mentre non ci si sente amati si mette alla prova costantemente quel povero sciagurato affinchè ci dimostri almeno un pochettino del suo amore per noi.
Alcune persone prendono peso perché hanno la sensazione di non essere viste: ti è mai capitato di sentirti non vista, non compresa, non ascoltata, invisibile agli occhi degli altri? Il peso ci può aiutare ad essere visti (per forza).
Altre invece prendono peso per reazione: può essere ad esempio il caso di una ragazza con la mamma che le ripete, tipo martello penumatico, di stare attenta alla linea, di non mangiare così tanto, che il grasso è brutto e altre simpatiche cose di questo tipo.
Ci sono poi alcune persone che usano l’eccesso di peso come scusa, la frase tipo potrebbe essere «Se fossi magra lo lascerei» e che quindi preferiscono rimanere in quella data situazione, altri che usano l’eccesso di peso come moto di solidiarietà nei confronti di un altro («Non sei solo, anche io ho il tuo stesso problema»), altri invece che hanno sviluppato la credenza che essere in carne corrisponda a uno stato di salute.
Un esempio di eccesso di peso come moto di solidarietà è il marito che prende peso mentre alla moglie in gravidanza cresce la pancia.
Inoltre bisogna stare attenti anche a come parliamo perchè ad alcuni di noi la parola «perdere» non piace molto e spesso facciamo tutto il contrario pur di non perdere qualcosa...se leghiamo quindi la parola «perdere» alla parola «peso» e facciamo tutto il contrario...traete voi le vostre conclusioni...
É sempre meglio farsi delle domande che porre in atto il controllo.
Detto questo è sempre bene dare il giusto amore al nostro corpo che ci porta dappertutto con del buon cibo, una vita sana e regolare e del buon vecchio esercizio fisico.
Come possiamo notare ci sono tanti motivi per cui si può vivere un eccesso di peso (e tanti altri si possono leggere per esempio Grande Dizionario della Metamedicina di Claudia Rainville).
Come dice Claudia: «la soluzione sta nella causa» e iniziare a farsi delle domande per scoprire i meccanismi che entrano in gioco in una data situazione ci può aiutare a diventare consapevoli.
Questo è sempre il primo passo per giungere alla guarigione. In questo caso oserei dire...al dimagrimento.