Fino a poco tempo fa la mia vita era cosparsa di idoli o meglio, ideali. La maggior parte dei miei ideali erano paturnie mentali, che mi ero creata guardando social, riviste e cataloghi, su come dovesse essere una donna.
Cercavo di distinguermi dando l'idea di essere più un maschiaccio che una ragazza perchè così almeno non mi veniva da piangere tutte le volte che andavo in un negozio e non entravo in una "38-calza-più-grande".
Tra l'altro una 38 (calza-giusta) l'ho pure vestita (circa 10 anni fa) ma mi vedevo comunque enorme e assolutamente lontana dai miei ideali!
Perchè la vita era stata così ingiusta con me? Cosa avevo fatto di male al mondo, a Dio, alla sorte?
Se fossi stata gambissime, culissimo, capellissimi, tettissime, altezzissima, pancissima...sarei sicuramente stata felice. Avrei trovato l'uomissimo della mia vita che mi avrebbe portato in sella al suo cavallo bianchissimo in capo al mondo. Avrei avuto dei figli perfettissimi e bellissimi. Sarei stata regalatissima. In sostanza la mia vita sarebbe stata meravigliosissima.
Foto di Artiom Vallat
Poi imparai ad usare Photoshop e a quel punto...mi resi conto di poter ridurre la circonferenza del mio braccio fino a 5 centimetri e più! Tira di qua, ripara di là...riuscivo a creare delle immagini in cui figuravo quasi come una bambolina di porcellana. Ma i commenti che trovavo sotto quelle foto erano: "Ma, Fra...cos'hai fatto?!"
Così, dovetti rendermi conto che di -issimi avevo solo i peli e le doppie punte, che le donnissime spesso non hanno neanche una vita meravigliosissima...e che photoshop deve essere usato da un super professionista.
Poi sono cresciuta. Ho preso 20 kg, ne ho persi 15 e ne ho recuperati 5 con l'aggiunta di una decina d'anni di più.
A quel punto ho deciso di lasciar perdere tutti gli -issimi di questo mondo e mi sono rintanata nella nuova calda moda dei maglioni oversize, dei calzettoni antiscivolo e delle diete buttate nell'immondizia dal secondo giorno. Ho capito che dovevo lasciar perdere gli stivali a meno che non fossero cinesi...perchè loro lo sanno "che le donne non hanno tutte il diametlo di polpaccio delle lolo lagazze" ma qualche centimetro di più.
Insomma...è possibile che le donne al giorno d'oggi debbano essere tutte uguali? Tutte perfette, inamidate e imbatuffolate come fossero delle statuine?
La femminilità è un qualcosa di meraviglioso ma...dev'essere anche qualcosa di normale. Altrimenti è un fake. Un universo irragiungibile e insostenibile.
Eppure viviamo in un mondo ordinario, di persone ordinarie e per ordinario intendo normale! Esatto. Normale!
Anche io voglio essere normale! Voglio essere una donna normale che vive in un mondo normale e che ci vive bene! Voglio ridere sopra i miei difetti e amarli al tempo stesso! Voglio fare delle mie gambe formato mini un punto di forza. E voglio che tutti sappiano che alle donne, a tutte le donne, anche a quelle delle copertine, vengono i brufoli, crescono i peli, si moliplica la cellulite e cadono le tette.
Le donne, come gli uomini, hanno le occhiaie, i peli sotto le ascelle, a volte pure il monosopracciglio. Con ciò non voglio lanciare la nuova moda del pelo fluente sotto l'ascella (quello a me personalmente non piace, anche se ho visto che sta tornando di moda)!
Ma voglio semplicemente dire che siamo tutti esseri umani e che noi donne dobbiamo inziare ad amarci un pochino di più! Solo così gli altri inizieranno ad amarci per quello che siamo e nelle copertine dei cataloghi di abbigliamento ci saranno le 38, le 40, le 42, le 44, le 46...
Le donne sono belle tutte: sono belle le donne alte con uno stacco di gamba da capogiro ma sono anche belle le donne tascabili formato mignon; sono belle le donne polpose e procaci ma sono belle anche quelle longilinee e grissinose; sono belle quelle che hanno i ricci africani e quelle che hanno i capelli a spaghetto; sono pure belle quelle con il sedere alla J.Lo ma anche quelle con il sederino a mandarino.
Foto di Artiom Vallat
Insomma...siamo tutte belle! Con tutti nostri pregi e difetti!
Vogliamose solo un pochetto di bene in più, donne!